Negli ultimi anni si è registrato un preoccupante incremento di casi in cui vengono installate microtelecamere nascoste all’interno di abitazioni private, camere d’albergo, spogliatoi o altri luoghi riservati, con il preciso intento di registrare momenti intimi a insaputa delle vittime. Molto spesso, queste riprese illecite vengono successivamente diffuse in rete, causando gravi danni alla privacy e all’immagine delle persone coinvolte.
Le moderne microspie e microtelecamere sono ormai estremamente sofisticate: miniaturizzate, difficili da individuare a occhio nudo, spesso perfettamente camuffate in oggetti di uso quotidiano come sveglie, prese elettriche, rilevatori di fumo, penne, lampade e persino caricabatterie USB.
Chiunque può acquistare online dispositivi di questo tipo, spesso a costi contenuti, rendendo il pericolo accessibile anche a malintenzionati privi di particolari competenze tecniche.
Il fine principale di questi atti è ottenere materiale video di natura privata e compromettente, da utilizzare per:
La violazione della sfera privata, soprattutto in momenti di intimità, rappresenta uno degli atti più odiosi e traumatici che una persona possa subire.
Il revenge porn (ossia la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso della persona ritratta) è un reato molto grave previsto dal nostro ordinamento giuridico. In Italia, il revenge porn è disciplinato dall’art. 612-ter del Codice Penale, introdotto con la Legge n. 69/2019 (nota anche come “Codice Rosso”).
Secondo la norma, chiunque diffonde, cede, consegna, invia, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, senza il consenso delle persone interessate, può essere punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da 5.000 a 15.000 euro. Le pene sono aggravate se i fatti sono commessi dal partner, da un ex, o nell’ambito di relazioni di fiducia o dipendenza lavorativa.
Oltre all’aspetto penale, la vittima subisce un danno psicologico enorme, che può avere conseguenze permanenti sulla propria vita personale e professionale.
Le vittime di queste azioni subiscono conseguenze devastanti:
In presenza di anche solo un sospetto fondato, è fondamentale agire con tempestività e rivolgersi esclusivamente a tecnici qualificati in bonifica ambientale da microspie. Solo personale specializzato, dotato di strumentazioni professionali e competenze specifiche, è in grado di individuare dispositivi nascosti, anche altamente sofisticati e ben occultati.
Interventi fai-da-te o approssimativi possono non solo essere inefficaci, ma addirittura compromettere la raccolta di eventuali prove utili in sede legale.
La nostra società è specializzata da anni in bonifiche ambientali ad alta precisione, offrendo:
Per effettuare una bonifica ambientale da microspie, una ricerca approfondita per individuare le cimici, anche in modo preventivo, basta che ci contattiate.
Per richiedere informazioni, preventivi o fissare un appuntamento potete:
Vi raggiungiamo con una normale automobile, senza nessuna insegna o scritta. Con la nostra apparecchiatura elettronica, trasportata in una valigia nera anonima, riusciamo a individuare qualsiasi cimice installata a vostra insaputa. Il nostro intervento si svolge nella massima riservatezza.
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